Banchi per bar: evoluzione di un cult

I banchi da bar sono il complemento d’arredo che non può mai mancare in un locale nel settore dell’ospitalità. È cuore, parte attiva e pulsante dell’attività e la sua funzione è imprescindibile: sul suo perimetro hanno luogo la maggior parte delle preparazioni volte al servizio del cliente. Per questo è necessario che sia funzionale e di alta qualità. Ma come nasce la tradizione del bar e l’impiego dell’insostituibile bancone bar? E com’è fatto il banco bar ideale? Scopriamolo.

La storia dei caffè italiani e dei banchi bar

Non tutti sanno che il termine Bar deriva proprio da sbarra, riferito al banco da bar che tanto caratterizza questi luoghi. Il concetto di Bar nasce in tempi abbastanza recenti: in principio si parlava di caffè, nome che deriva proprio dal preparato a base di caffè nella versione “alla turca”.

Infatti, nel XVII secolo i turchi avevano assediato Vienna, portando in Europa, fra le altre cose, anche questa bevanda. Il primo locale in cui si prepara caffè nasce a fine 1600 proprio in Austria, per l’Italia occorrerà invece aspettare il 1720, quando viene inaugurato a Venezia – sede di commercio dove la presenza turca è in quel periodo molto forte – il Caffè Florian.

In Europa l’attenzione si sposta dal Caffè al Bar solo al principio del XX secolo nelle aree metropolitane di Londra e Parigi con l’apertura dei primi American Bar, per poi allargarsi al resto del mondo. All’Italia va però il merito di utilizzo della prima insegna con su scritto BAR: nel 1898 a Firenze, grazie all’intuizione dell’imprenditore Alessandro Manaresi, nasce il primo bar, acronimo di Banco A Ristoro.

Il bar è un simbolo nazionale per noi molto importante: amato dagli italiani, è un luogo d’incontro, scambio e piacere che non passa mai di moda!

Com’è fatto un banco bar ideale?

Sul banco bar barman, baristi e operatori preparano ogni delizia di caffetterie, pasticcerie, ristoranti e cocktail bar: dal semplice caffè al long drink più elaborato. Per questo, è necessario che questo sia progettato nella maniera ideale, così da garantire un utilizzo ottimale dello spazio, efficienza ed efficacia nelle lavorazioni, la giusta igiene, per rispettare tutte le norme, e un gradevole aspetto che possa allietare non solo il palato ma anche la vista del cliente.

Da che cosa sono formati i banchi da bar?

Al contrario di ciò che si può pensare non si tratta di semplici piane da lavoro, ma di una piana con incastonati gli sportelli ermetici a sostegno della struttura frigorifera, cassetti e cassettoni in base alle varie situazioni, nonché uno o più lavelli e pozzetti. 

Il semilavorato ideale ha delle caratteristiche ben precise: dev’essere innanzi tutto costruito con l’ausilio di materiale sicuro ed igienico, che risponda bene allo stress lavorativo e agli urti, nonché all’usura del tempo e agli agenti chimici per la pulizia. Il migliore? L’acciaio inossidabile AISI 304, esclusivamente italiano: perché non ossida mai e vanta performance importanti.

Il banco andrà poi integrato al piano mescita, ovvero la porzione di spazio che viene sfruttata per servire il cliente che consuma appunto “al banco”. La parte frontale del banco bar è un altro aspetto che necessita di cura nella scelta, in particolar modo estetica, perché ben visibile. 

Affidarsi ad esperti del settore, sia per quanto riguarda la fornitura dei semilavorati che la distribuzione degli spazi, l’impiantistica nonché le scelte d’arredo è indispensabile per avviare un locale che funzioni al meglio. 

Il banco bar è il centro nevralgico del lavoro per baristi e barman. Le nostre proposte di banchi bar d’arredo food and beverage sono su misura, in acciaio inox 304 esclusivamente italiano, funzionali e d’impatto.

Banchi da bar: le attrezzature indispensabili

Ora che abbiamo scoperto l’evoluzione dei banchi da bar ci soffermiamo su quali sono le attrezzature che non possono mancare nelle progettazioni contemporanee. 

Ce ne sono diverse, in realtà, e la loro definizione dipende soprattutto dalle caratteristiche della specifica attività e dall’offerta che propone alla clientela. Le cose cambiano, ad esempio, se il bancone si trova inserito all’interno di un bar pasticceria, di un bar gelateria, effettua un servizio di consumazione ai tavoli durante la pausa pranzo o in occasione dell’aperitivo.

Tutte situazioni diverse, che richiedono necessariamente la dotazione di mobili e soluzioni ad hoc, per la somministrazione come per l’esposizione. Tra i complementi di arredo indispensabili troviamo le vetrine design, essenziali per permettere agli avventori di visualizzare preparazioni come tramezzini, stuzzichini, pasticcini e naturalmente gelati. 

In quest’ultimo caso una buona soluzione è quella di predisporre delle carapine per la custodia di questa preparazione così delicata, decisamente più valide delle vaschette. Rappresentano, inoltre, una delle componenti storiche dei bar gelateria, essendo la modalità in cui venivano originariamente proposti i gelati.

Il valore aggiunto risiede nel fatto il singolo gusto rimane in ordine e poco soggetto a sbalzi di temperatura che, come accade proprio nelle vaschette, tendono a provocare la comparsa di parti ghiacciate all’interno del composto.

Le vetrine espositive non solo il solo arredo indispensabile quando si parla di banchi da bar. Vediamo insieme le altre attrezzature a cui è necessario prestare attenzione.

Piano da lavoro

Il piano da lavoro rappresenta la parte in cui avviene la preparazione di piatti e bevande: dai cappuccini, ai cocktail, passando per brioches, tramezzini, panini e molto altro ancora. Un’area che dovrà essere spaziosa e ben organizzata, così da consentire la migliore mobilità possibile per il personale, risultando ordinata allo sguardo del cliente: si trova infatti a vista.

L’acciaio è il materiale ideale per garantire standard professionali e di eccellenza, in virtù dell’estetica, dell’ipoallergenicità e della semplicità che offre durante le operazioni di sanificazione.

Retrobanco e sottobanco

Il retrobanco è una parte in cui si trovano scaffali ed altre soluzioni per l’esposizione. Ogni componente è necessario che sia realizzata in linea con lo stile del locale, a seconda che si tratti di un’enoteca o di un bar-salumeria, per esempio, così da risultare pulita e bella da vedere.

Non meno cruciale la definizione del sottobanco: un’area in cui vengono disposti dei mobili per la refrigerazione. Non sono a vista ma è importante che risultino pratici e comodi da utilizzare, così da offrire al cliente un servizio rapido e impeccabile.

Piano di servizio e postazione per i cocktail

Il piano di servizio è quella sorta di ponte che si trova tra barista e avventore: per questo deve apparire immacolato. Allo stesso tempo è necessario che non risulti d’intralcio al passaggio del personale, pur permettendo la relazione confidenziale che da sempre avviene in un ambiente come il bar, dove il barista diventa il custode di mille segreti.

Per quanto riguarda la postazione cocktail, la sua ubicazione è essenziale in locali come bistrot, ristoranti, oltre che nei bar di stampo tradizionale. Si rivela essenziale se vengono serviti aperitivi o apericena. 

Non potranno mancare delle vaschette per la custodia degli ingredienti e una macchinetta tritaghiaccio, una vetrina di design verticale per le bottiglie e, volendo, una orizzontale per mostrare pietanze che invogliano la consumazione.

Pedana 

Su cosa poggiano i banchi da bar? Su una pedana, un elemento basilare, non accessorio quindi, che si è evoluto nel tempo in maniera importante. 

Oggi viene realizzata in maniera tale da risultare ispezionabile, consentendo l’accesso a tubi e cavi che però non si vedono. Ciò permette in caso di guasti di intervenire in maniera rapida e veloce.

Nota finale

I banchi da bar hanno saputo mantenere nel corso della loro storia i tratti originali che li hanno caratterizzati e definiti fin dagli albori. Le attrezzature di ultima generazione permettono di valorizzarne l’efficienza come l’appeal, per un design capace di non passare mai di moda e di travalicare le epoche.