Ad ogni stagione il suo drink: con l’arrivo dell’autunno è quindi tempo di rinnovare il menù dei cocktail, passando da freschi mojito a qualcosa di più autunnale, dai toni speziati e dai colori caldi. Vediamo quali sono i drink più richiesti in giro per il Bel Paese da ottobre a dicembre, oltre ad alcune curiosità che li riguardano.
Idee per l’aperitivo autunnale
L’aperitivo italiano: il Negroni
Ormai spente le 100 candeline da due anni, questo delizioso drink tutto italiano è nato a Firenze, dove il conte Camillo Negroni – assiduo frequentatore della Grande Mela – riportò la ricetta dell’Americano, altro drink molto famoso già all’epoca, rinforzandolo con del gin ed omettendo la soda. Da qui, il Negroni: una miscela dal colore rosso scarlatto, a base di Campari e Vermouth rigorosamente rosso con, per l’appunto, un finale di ginepro. Aggiunta una fettina di arancia per completare, questo miscelato è perfetto per essere gustato come aperitivo – anche se può diventare anche un ottimo after-dinner – parola di IBA (acronimo di International Bartender Association, eccellenza e punto di riferimento unico del settore).
Da sorseggiare in un bicchiere tumbler basso colmo di ghiaccio, bilancia al suo interno la dolcezza e il bitter del campari in una miscela dal gusto ricchissimo.
Le variazioni? Ce ne sono tantissime, dal Negroni Sbagliato (che sostituisce il prosecco al gin), fino al Boulevardier, dove al posto del gin si utilizza il bourbon.
Il Whiskey pre-dinner: il Manhattan
Un altro drink molto famoso e dalla storia antica e ricca di mistero è il Manhattan, che prende il nome proprio dal Manhattan Club, un locale di New York dove, nel lontano 1874, pare sia stato preparato per la prima volta. A chiederlo fu niente di meno che la madre di Winston Churchill, la signora Jennie Jerome, che adorava sperimentare con i liquori.
Oggi resta un superclassico: raffinatissimo nell’aspetto e strong nell’animo – basti pensare che è preparato miscelando Rye whiskey, vermouth e qualche goccia di angostura – si tratta di un vero must dell’aperitivo autunnale. Servito in bicchiere coppetta ghiacciato, è generalmente completato da una ciliegia al maraschino.
Il pre-dinner più richiesto al mondo: l’Old Fashioned
L’Old Fashioned ha i colori dell’autunno, che sono anche gli stessi del whiskey, liquore ambrato dal cuore bollente. Nasce intorno agli anni ’30, ma la sua storia è ben più lunga, pare infatti che fosse, già nel 1800, largamente preparato presso i Saloon del Far West.
A portarlo a New York e a farlo inserire nei menù dei migliori bar ci pensò il colonnello Pepper, uomo d’affari che all’epoca possedeva una distilleria di whiskey. Oggi, secondo il magazine inglese Drinks International, è il cocktail più richiesto al mondo e mantiene la posizione da ben sette anni!
Il suo segreto di successo? Sempre, solo ed unicamente un buon whiskey… ed un bravo mixologist che ne sappia trarre il meglio. Gli ingredienti? Nient’altro che Rye Whiskey, angostura, zucchero e uno spruzzo di acqua naturale. Il tutto guarnito con una fetta di arancia e una ciliegia al maraschino. Il bicchiere è l’Old Fashion…da cui il cocktail prende il nome (e non il contrario!).
E dopo cena?
L’after-dinner a base di vodka: il Black Russian
Per il dopocena d’autunno serve qualcosa che riscaldi e che coccoli un po’ il palato, senza esagerare con sentori troppo secchi. Per questo, interviene un cocktail che abbina vodka e liquore al caffè: stiamo parlando del Black Russian.
La storia di questo drink è, potremmo dire, “abbastanza recente”: nasce dall’idea di Gustav Tops, esperto barman degli anni ’40 che lo preparò per la prima volta a Bruxelles presso l’Hotel Metropole dove lavorava, dedicandolo all’Ambasciatrice Americana in Lussemburgo dell’epoca, Pearl Mesta: scelta singolare tenendo conto della presenza della vodka, distillato russo, proprio durante gli anni della Guerra Fredda. Il Black Russian viene servito in modo semplice, senza guarnizioni, poiché il suo profumo avvolgente e la sua forte impronta di colore lo rendono già attrattivo così com’è.
Per ricaricarsi dopo cena: l’Espresso Martini
Infine, un cocktail particolare ma molto amato – basti pensare che si piazza in sesta posizione fra i cocktail più venduti al mondo nella classifica del 2021 – anch’esso sulle note profumate e rotonde del caffè.
Potremmo definirlo la versione più ricca di caffè di un Black Russian: nella sua miscela troviamo infatti vodka, kahlua, zucchero liquido e caffè espresso. Invenzione anglosassone molto recente – risale agli anni ’80 – fu inventato dal barman Dick Bradsell durante i suoi anni al Freds Club di Londra.
La storia curiosa è il perché: il suo fu un semplice tentativo di compiacere un cliente che gli aveva chiesto qualcosa per “svegliarsi un po’” e al tempo stesso che avesse l’effetto di un superalcolico. Per chi ama il caffè, questo cocktail servito nella coppa Martini – da cui prende poi il nome – è il cocktail ideale per ricaricarsi durante una serata fuori.
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